Animali in movimento
Analisi e struttura dei cicli di movimento del regno animale - Parte Seconda
Molti artisti considerano che la testa del gatto sia un'animale davvero interessante da disegnare. Provate ad osservarlo quando è in allerta, oppure quando dorme o gioca, la sua espressione e la posa che egli assume, comunicherà immediatamente il suo stato d'animo. L'immagine successiva presenta come è strutturata la testa del felino, come sempre mi avvalgo delle forme primitive (cerchi, elissi etc..) per localizzare le varie parti che compongono la testa. Mano a mano che procedete avanti, eliminate le linee di riferimento e rifinite la testa aggiungendo maggiori dettagli.

Il ciclo di camminata è strutturato in maniera molto simile a quello del cane, con la sola differenza che le pose assunte dal gatto sono più armoniose e graziate, questo grazie alla sua maggiore flessibilità nei movimenti.

Nella figura successiva è visualizzato il ciclo di corsa del gatto. Come sempre, per ottenere un movimento fluido, occorre inserire altri 6 fotogrammi intermedi oltre a quelli mostrati qui di seguito. E' importante notare come la curvatura delle scapole viene sottolineata nei disegni in cui gli arti anteriori sono sollevati da terra.

Ora ci occuperemo di analizzare come è strutturato il volo di un uccello. Premetto che esistono centinaia di tipi diversi di uccelli nel mondo, molti dei quali differiscono per dimensione e fisionomia: ad esempio un' aquila reale vola in modo differente rispetto ad una rondine, infatti la sua grande apertura alare gli consente di muovere lentamente e con costanza le proprie ali. Il linea generale possiamo sostenere che più grande e pesante il volatile, più lenta sarà l'azione dell'ala.

A prima vista i battiti d'ala di un uccello sembra essere un semplice movimento verso l'alto e verso il basso, ma come puoi notare dall'immagine il discorso è un pò più complesso. In tutti i disegni le ali non sono mai perfettamente dritte, ma leggermente ricurve: prendiamo come riferimento il 4 disegno, quando le ali si spostano verso il basso l'aria crea una forte resistenza, piegando le ali ad arco. Oltre a questo non vi è da trascurare i tempi di battito delle ali, che varia a seconda del volatile che rappresentiamo: un colibrì batte le ali con maggior frequenza e diverso ritmo rispetto ad una rondine. Trovo straordinario il modo con cui riesce a volare muovendo le ali in maniera indipendente l'una dall'altra.

Ora vediamo invece un ciclo di volo di una farfalla.
Inizialmente si è portati a pensare che il movimento dell'ala di
una farfalla si ottiene tramite due disegni, uno con le ali in
alto e l'altro con le ali verso il basso, questo approccio è
errato. Se osserviamo un ciclo di volo in slow motion, vi
renderete conto che sono necessari più fotogrammi (minimo 12).
Di seguito è riportata in figura la sequenza iniziale.

L'animatore può, naturalmente, variare la quantità di movimenti da un disegno all'altro. Oltre a questo la farfalla ha la particolarità di distinguersi per il suo percorso di volo irregolare. Nonostante questo, di solito si utilizza una linea guida per stabilire la direzione generale sul percorso che dovrà compiere. Durante l'animazione è buona norma non utilizzare delle chiavi e intercalazioni, ma animare direttamente un disegno dopo l'altro.

La regola d'oro quando si animano le farfalle è che, a causa
della estrema leggerezza dei loro corpi, ogni volta che le ali
volano verso il basso, il corpo si muove su in modo drammatico, e
ogni volta che le ali si spostano in basso, il corpo si abbassa in
modo drammatico. Più è tanto esile la farfalla e maggiore sarà la
curvatura dell'addome durante questa fase.
Qui di seguito troviamo invece il ciclo di camminata di un elefante.
A differenza degli altri animali, l'elefante cammina spostando
contemporaneamente in avanti le due zampe di un lato e poi le due
del lato opposto. Data la sua grande stazza, il suo passo è assai
lento, per ottenere ciò aumentate la durata di ogni fotogramma e
aggiungete alla sequenza illustrata qui sotto, altri 6 fotogrammi
intermedi.

Nel ciclo successivo è raffigurato un salto di una raganella. Ricordatevi sempre di utilizzare un fotogramma per il contatto al suolo durante l'atterraggio dell'anfibio, e di allungare il corpo durante il salto per effetto del principio stretch.

Lo studio dei movimenti e dell'anatomia dei mammiferi, anfibi, insetti e degli uccelli, vorrebbe una spiegazione molto più approfondita. Ho volutamente limitato questo capitolo a pochi singoli animali, con lo scopo di coprire alcuni dei principi di base applicata alla locomozione animale. Oltre a studiare i movimenti degli animali dal vero, potete anche studiare l'opera di Eadweard Muybridge e Jules Marey. Il loro lavoro è resta un testo standard per tutti coloro interessati a studiare sia animali che persone in movimento.
